L'elisir di giovinezza, o olio d'oliva.
Ottimo contro l'invecchiamento precoce, potrebbe funzionare anche contro il mal di testa. Tentar non nuoce.. anzi, condisce!
Ormai da trent'anni, la comunità scientifica ha riconosciuto nella dieta mediterranea, la tradizione millenaria basata pane, pasta, olio di oliva, legumi, frutta, verdure fresche e pesce, il modello ottimale di alimentazione. Ed è altrettanto evidente quanto l'alimentazione del bacino del mediterraneo influenzi positivamente il rischio dello sviluppo di obesità, aterosclerosi, diabete mellito, ipertensione arteriosa e di alcune patologie dell'apparato digerente.
Più recenti invece gli studi che inseriscono l'olio extravergine d'oliva tra i fattori contrari all'invecchiamento e consigliano il suo utilizzo come importante coadiuvante per la prevenzione delle malattie croniche associate all'invecchiamento, grazie ai suoi effetti antiossidanti.
I radicali liberi prodotti dalla respirazione cellulare causano danni a lipidi, proteine e DNA, accelerando il processo di invecchiamento ed il rischio di malattie. L'olio di oliva aiuta ad invecchiare più lentamente, contrastando lo stress ossidativo e l'infiammazione cronica, perché è particolarmente ricco di acidi grassi monoinsaturi, principalmente l'acido oleico, un componente essenziale delle membrane biologiche che può progressivamente sostituire gli acidi grassi polinsaturi. Ha, inoltre, un alto contenuto di antiossidanti potenti come le vitamine E ed A, idrocarburi, fitosteroli, tocoferolo, polifenoli e le molecole, come l'alfa tocoferolo, i composti fenolici e il coenzima Q: tutti elementi che contribuiscono a contrastare gli effetti tossici dei prodotti residui del metabolismo dell'ossigeno e che hanno la capacità di prevenire la formazione di radicali liberi negli stadi precoci.
La presenza di composti fenolici nell'olio extravergine di oliva ha dimostrato effetti significativi nella prevenzione di patologie croniche come le malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumori, e le malattie degenerative del sistema nervoso.
Per quanto riguarda i vasi arteriosi, decine di ricerche hanno dimostrato che la dieta e, in particolare, la frazione di grassi dietetici contenuti nell'olio extravergine di oliva, ne influenzano significativamente i profili lipidici ed il rischio di aterosclerosi.
Una recente ricerca ha, inoltre, ipotizzato che un composto dell'olio d'oliva, battezzato "oleocantale" dallo studioso che lo ha scoperto, potrebbe avere gli stessi effetti dell'ibuprofene, uno degli antidolorifici non-sterodei più usati. La presenza dell'oleocantale, un'aldeide (ale), che deriva dall'olio d'oliva (oleo) di sapore pungente (canth), potrebbe essere all'origine delle proprietà benefiche dell'olio d'oliva: come l'ibuprofene anche questa sostanza, assunta grazie a un regolare consumo di olio, a lungo termine, potrebbe essere addirittura anticancerogena.
Questo testo è un'opera originale di
Elisabetta Tollapi